L'istante presente

L'istante presente
Guillaume Musso

La nave di Teseo, pubblicato nel 14 novembre 2019
332 Pagine

Arthur è un giovane e promettente medico che da quando ha diciotto anni se la cava da solo. Non ha mai chiesto alcun aiuto al padre, quel padre che non gli è stato affianco nemmeno dopo la morte della madre. Quel padre che si è risposato e che si accontenta di vedere Arthur un paio di volte l'anno. Ed è proprio in una di quelle poche volte che la vita di Arthur cambierà, quando insieme a lui si reca alla loro casa vacanza, il faro dei 24 venti, costruita da suo nonno che durante i lavori di costruzione sparì senza mai ritornare.

Il padre non ha portato Arthur al faro solo per passare un pomeriggio assieme, ha qualcosa da comunicargli, qualcosa che cambierà il corso della sua vita: l'esclusione totale dall'eredità del padre, non un soldo gli verrà lasciato quando morirà.
Quello che Arthur avrà in eredità sarà esclusivamente il faro dei 24 venti, ma potrà averlo solo a due condizioni. La prima, non vendere mai il faro. La seconda, non aprire mai la porta segreta, segnalata con un gesso sul muro in cantina.
Le conseguenze sono tutt'altro che prevedibili.

"L'istante presente" è uscito in Italia il 14 novembre 2019, quattro anni dopo la pubblicazione in Francia. È un libro in cui si ritrova lo stile di Musso in tutto il suo splendore, ed è difficile parlarne perché questa volta il rischio di rivelare troppo è davvero alto. Quello che posso dire è che è un libro imprevedibile, che racconta una storia che sembra troppo assurda per essere vera, ma che porta con sé pensieri tutt'altro che scontati.
In questo romanzo infatti, Musso gioca con il tempo, e lo utilizza per farci riflettere su una questione: l'importanza del tempo stesso.

Il protagonista viene risucchiato in un vortice di eventi che non comprende, ma che come denominatore comune hanno l'intensità con cui si vive quello che la vita propone, che sia un anno, un mese, o anche solo l'istante presente.
Quello che alla fine della lettura viene da pensare è che la fantasia di Musso è invidiabile, in questo libro più che mai mi chiedo come qualcuno possa immaginare una storia del genere e sopratutto come lui riesca a strutturarla in modo perennemente accattivante e in cui, anche se sembra fuori dagli schemi, alla fine tutto ritrova il suo senso attraverso un finale rivelatore. Una lettura magica, davvero consigliata.

L'istante presente
Guillaume Musso

La nave di Teseo, pubblicato nel 14 novembre 2019
332 Pagine

Arthur è un giovane e promettente medico che da quando ha diciotto anni se la cava da solo. Non ha mai chiesto alcun aiuto al padre, quel padre che non gli è stato affianco nemmeno dopo la morte della madre. Quel padre che si è risposato e che si accontenta di vedere Arthur un paio di volte l'anno. Ed è proprio in una di quelle poche volte che la vita di Arthur cambierà, quando insieme a lui si reca alla loro casa vacanza, il faro dei 24 venti, costruita da suo nonno che durante i lavori di costruzione sparì senza mai ritornare.

Il padre non ha portato Arthur al faro solo per passare un pomeriggio assieme, ha qualcosa da comunicargli, qualcosa che cambierà il corso della sua vita: l'esclusione totale dall'eredità del padre, non un soldo gli verrà lasciato quando morirà.
Quello che Arthur avrà in eredità sarà esclusivamente il faro dei 24 venti, ma potrà averlo solo a due condizioni. La prima, non vendere mai il faro. La seconda, non aprire mai la porta segreta, segnalata con un gesso sul muro in cantina.
Le conseguenze sono tutt'altro che prevedibili.

"L'istante presente" è uscito in Italia il 14 novembre 2019, quattro anni dopo la pubblicazione in Francia. È un libro in cui si ritrova lo stile di Musso in tutto il suo splendore, ed è difficile parlarne perché questa volta il rischio di rivelare troppo è davvero alto. Quello che posso dire è che è un libro imprevedibile, che racconta una storia che sembra troppo assurda per essere vera, ma che porta con sé pensieri tutt'altro che scontati.
In questo romanzo infatti, Musso gioca con il tempo, e lo utilizza per farci riflettere su una questione: l'importanza del tempo stesso.

Il protagonista viene risucchiato in un vortice di eventi che non comprende, ma che come denominatore comune hanno l'intensità con cui si vive quello che la vita propone, che sia un anno, un mese, o anche solo l'istante presente.
Quello che alla fine della lettura viene da pensare è che la fantasia di Musso è invidiabile, in questo libro più che mai mi chiedo come qualcuno possa immaginare una storia del genere e sopratutto come lui riesca a strutturarla in modo perennemente accattivante e in cui, anche se sembra fuori dagli schemi, alla fine tutto ritrova il suo senso attraverso un finale rivelatore. Una lettura magica, davvero consigliata.
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